Gl'innamorati |
Teatro |
Gl’innamorati si svolge all’interno di un universo sconvolto, frantumato, dominato dall’angoscia dell’irrazionale, del non dominabile. La casa borghese, luogo armonico dell’ordine esistenziale quotidiano e storico, cela lungo invisibili corridoi, dietro porte immaginarie, l’oscuro disago delle cose rappresentabili (...). Ogni personaggio porta in scena un proprio altro, che rappresenta con fastidio, suo malgrado: Eugenia traveste con il fantasma della gelosia il suo vero problema, la propria insicurezza economica; (...) Fulgenzio, nonostante la sicurezza economica e la caparbia volontà di dominare gli eventi con raziocinio, è costretto a cedere anch’egli ad un altro se stesso malato e nevrotico; (...) Clorinda, personaggio più evocato che rappresentato, è un fantasma che si aggira per la commedia, oscuro, onnipotente ma impalpabile oggetto della nevrotica gelosia di Eugenia. (Dal programma di sala: Note di regia)
Gl'innamorati regia di Gianni e Alberto Buscaglia con Elda Olivieri, Natale Ciravolo, Riccardo Mantani Renzi, scena di Carlo Paganelli Compagnia Stabile del Teatro Filodrammatici di Milano, 1985 |