Regina madre |
Teatro |
Regina e Alfredo sono dei sepolti vivi, “isolati dal mondo come Radmes e Aida nell’opera immortale”. La casa bunker è il luogo amato e odiato, La scrittura di Santanelli si muove in un curioso universo verbale che oscilla continuamente tra lingua italiana e locuzioni e cadenze napoletane. Questo ritorno alle radici linguistiche, soprattutto per il personaggio di Regina, sembra dettato non tanto da preoccupazioni riduttivamente naturalistiche o sociologiche, quanto dall'urgenza di interrogare rimosse memorie ancestrali e intraprendere la necessaria e dolorosa discesa alle Madri, per poter ritrovare, se non le cause estreme del proprio disagio interiore, almeno il coraggio di guardare dentro lo specchio del Teatro. (Dal programma di sala: Note di regia)
Regina madre di Manlio Santanelli regia di Gianni e Alberto Buscaglia con Ketty Fusco e Antonio Ballerio scenografia e costumi Alan Luberti Teatro La Maschera, Lugano, 1993 Per l'interpretazione in Regina madre Ketty Fusco ha vinto nel 1994 |